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giovedì 14 novembre 2024

Bonus energetico: Conto termico 2.0

Il mercato delle energie rinnovabili, in particolare l’energia solare, sta vivendo una rapida crescita grazie a fattori economici e tecnologici. Tuttavia, l’adozione di soluzioni sostenibili è spesso ostacolata dall’investimento iniziale necessario.
Fortunatamente, esistono incentivi statali che possono aiutare a superare questo ostacolo, rendendo più accessibile la transizione verso abitazioni e uffici più sostenibili.
Scopri di più su come affrontare questa sfida leggendo il nostro articolo!


Energia rinnovabile: il centro delle discussioni!

Oggi, parlare di energia rinnovabile non può essere più un’opzione, mentre i costi delle bollette continuano a salire e il cambiamento climatico si fa sempre più sentire, sempre più italiani continuano a chiedersi:” come posso contribuire alla transizione energetica senza svuotare il portafoglio?

Il mercato delle energie rinnovabili è, per fortuna, in continuo sviluppo, grazie ad una unione di fattori economici, politici e tecnologici. Questa crescita è fondamentale non solo per combattere il cambiamento climatico, ma anche per garantire la sicurezza energetica e promuovere uno sviluppo sostenibile a lungo termine.

Le fonti rinnovabili sono al centro delle discussioni, il rilievo che stanno ottenendo è sostenuto sia dalla crescente sensibilità delle nuove generazioni verso la sostenibilità, sia dall’adozione di politiche come il Green Deal e la transizione energetica, il cui obiettivo è quello della Carbon Neutrality entro il 2050

Nel caso dell’energia solare, esistono diversi modi per sfruttare questa fonte:

  • Solare Fotovoltaico: i pannelli solari trasformano i raggi solari in energia elettrica;
  • Solare Termico: i raggi solari producono calore per scaldare acqua
Nel lungo periodo, investire in attrezzature che sfruttano l’energia solare consente di ridurre al minimo il costo delle bollette, garantendo un’indipendenza energetica, ovvero, non dipendere dalle oscillazioni di prezzo delle fonti non rinnovabili.

Un ostacolo da considerare è rappresentato dall’investimento iniziale. Tuttavia, tale limite può essere facilmente superato grazie all’applicazione di incentivi, come il bonus energetico!

Bonus energetico: Il conto termico

Il Conto Termico rappresenta un’incentivazione economica promossa in Italia per sostenere l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

Introdotto con il DM del 16 febbraio 2016 del Ministero dello Sviluppo Economico, prevede l’erogazione di contributi per cittadini, imprese ed enti pubblici per interventi specifici, come:

  • L’installazione di impianti solari termici;
  • La sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con sistemi più efficienti;
  • Interventi di isolamento termico.
Il suo obiettivo principale a rendere più accessibili queste tecnologie green, alleggerendo il peso dell’investimento iniziale per famiglie e imprese, oltre che a migliorare l’efficienza energetica e contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2.

Che cosa introduce il conto termico 2.0?

È possibile riassumere le misure introdotte da questo bonus energetico nei seguenti punti:

  1. Accesso alla misura semplificato: il Conto Termico 2.0 mira a semplificare le procedure per l’accesso agli incentivi, questo rende più accessibili i contributi per interventi di piccole dimensioni nel settore della produzione di energia termica da fonti rinnovabili;
  2. Inclusione delle PA: a differenza delle versioni precedenti, questo decreto consente anche alle pubbliche amministrazioni di accedere agli incentivi;
  3. Interventi ammissibili: sono incentivati interventi per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili oltre che gli interventi di efficienza energetica degli edifici esistenti. È stato, inoltre, stato istituito un catalogo aggiornato degli apparecchi elettronici domestici idonei per la produzione di energia termica;
  4. Meccanismi di incentivazione: Le misure di incentivazione saranno soggette ad aggiornamenti periodici per garantire l’efficacia e la coerenza con gli obiettivi nazionali in materia di risparmio energetico. Il decreto, inoltre, stabilisce i limiti annuali per gli impegni di spesa.
In linea generale è possibile aggiungere che gli interventi devono essere realizzati in edifici esistenti e gli incentivi sono calcolati sulla base dell’energia termica prodotta o dei risparmi energetici generati.

Per quali interventi sono previsti gli incentivi?

Come da decreto ministeriale, gli incentivi previsti dal Conto Termico 2.0 sono destinati a una serie di interventi mirati a migliorare l’efficienza energetica e a promuovere la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

Dalla normativa è previsto l’incentivo per l’installazione di impianti solari termici per la produzione dell’acqua calda sanitaria e del riscaldamento.
Tra gli interventi di efficienza energetica invece sono compresi:

  1. Isolamento Termico;
  2. Sostituzione di finestre e infissi (se installati congiuntamente a sistemi di termoregolazione o valvole termostatiche);
  3. Generatori di calore;
  4. Sistemi di illuminazione;
  5. Building Automation (che devono appartenere almeno alla classe B della norma EN15232).
Per approfondire vi invitiamo a leggere anche l’allegato del decreto ministeriale del 16 febbraio 2016.

Chi eroga il bonus per risparmio energetico?

Il Conto Termico 2.0 prevede l’erogazione di incentivi economici gestiti dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), ovvero l’ente incaricato della gestione delle agevolazioni per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

Un cittadino, un’azienda o un ente pubblico può presentare domanda di incentivo attraverso il portale dedicato del GSE, dove è possibile compilare il modulo online e allegare tutta la documentazione necessaria.

Pleion, tra l’altro, è disponibile per supportarti nella richiesta del Conto Energia Termico: visita il nostro portale per maggiori informazioni!

Una volta inviata la domanda, il GSE procederà con le verifiche di conformità per assicurarsi che gli interventi rispettino i requisiti normativi.

Se superano le verifiche, il contributo economico viene erogato direttamente sul conto corrente del richiedente, coprendo parte delle spese sostenute per l’intervento.

Esiste qualche altro tipo di Bonus Energetico?

Si, esiste anche la detrazione 65%, conosciuta anche come Ecobonus Solare Termico 65%, regolata dal Decreto-legge 63/2013.

Questa misura fiscale che consente di recuperare il 65% delle spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica, attraverso una detrazione delle imposte sui redditi.

Un aspetto interessante di questo incentivo è la possibilità di cumularlo con altre forme di incentivazione come ad esempio il Conto Termico, a condizione che non si superi il costo totale dell’intervento.
La cumulazione degli incentivi rappresenta un’importante opportunità per incentivare ulteriormente la riqualificazione energetica degli edifici in Italia.

Abbiamo visto come l’ostacolo dell’investimento iniziale può sembrare significativo, ma grazie agli incentivi statali, diventa molto più affrontabile.

In questo articolo, abbiamo esaminato i due principali bonus energetici che possono aiutarvi a rendere più sostenibili le vostre abitazioni o i vostri uffici!

Se sei interessato a rendere la tua abitazione più sostenibile, Pleion è qui per aiutarti!

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