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mercoledì 29 ottobre 2025

Solare termico e grandi impianti: come sfruttare gli incentivi per le imprese nel 2026

Sapevi che per l’installazione di solari termici su grandi e piccoli impianti è possibile ottenere delle agevolazoni fiscali?
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Solare termico e grandi impianti: come sfruttare gli incentivi per le imprese nel 2025
Le imprese italiane possono accedere a tre principali incentivi per installare grandi impianti solari termici: il Conto Termico 2.0 offre un contributo diretto fino al 65% tramite bonifico GSE, il Piano Transizione 5.0 garantisce un credito d'imposta fino al 45% per progetti che riducono i consumi energetici, e l'Ecobonus consente una detrazione fiscale del 65% recuperabile in 10 anni.

Il solare termico è stato confermato ammissibile a Industria 5.0 dalla FAQ GSE del 2 novembre 2024, quando il calore prodotto è destinato ai processi produttivi. Gli investimenti devono essere completati entro il 31 dicembre 2025 per il Piano Transizione 5.0, mentre il Conto Termico 3.0 entrerà in vigore il 25 dicembre 2025 con regole ancora più vantaggiose.


Perché le imprese scelgono i grandi impianti solari termici

L'installazione di grandi impianti solari termici rappresenta una scelta strategica per le aziende con elevato fabbisogno energetico. La produzione di acqua calda sanitaria e calore per i processi produttivi attraverso energia solare consente alle imprese di ridurre drasticamente i costi in bolletta e di contribuire agli obiettivi di decarbonizzazione fissati per il 2030.

Settori e attività con elevato fabbisogno energetico

I grandi impianti solari termici sono particolarmente indicati per settori specifici. Le strutture ricettive come hotel e resort consumano mediamente 50-90 litri di acqua calda sanitaria per ospite al giorno, con un fabbisogno che può raggiungere picchi significativi in alta stagione.

Le industrie manifatturiere, in particolare quelle del settore agroalimentare e vinicolo, richiedono abbondante acqua calda per il lavaggio delle attrezzature e per i processi di lavorazione. I centri sportivi, le piscine e i centri benessere necessitano di calore costante per mantenere le temperature dell'acqua e degli ambienti. Anche le aziende agricole con serre, i grandi ristoranti, gli agriturismi e i condomini rientrano tra i beneficiari ideali di questa tecnologia.

Vantaggi economici e ambientali

Un impianto solare termico di grandi dimensioni beneficia dell'economia di scala: il costo per metro quadrato installato può dimezzarsi rispetto a un impianto di taglia medio-piccola. La copertura del fabbisogno di acqua calda può arrivare fino al 70% su base annua, con percentuali ancora più elevate nei mesi estivi.

L'utilizzo di energia pulita e rinnovabile contribuisce alla riduzione delle emissioni di CO2 e migliora l'immagine aziendale, elemento sempre più importante per attrarre clienti attenti alla sostenibilità. I tempi di rientro dell'investimento, soprattutto sfruttando gli incentivi disponibili, si riducono a pochi anni.


Gli incentivi disponibili per il solare termico aziendale

Le imprese italiane possono scegliere tra diverse agevolazioni per installare impianti solari termici. Ogni incentivo ha caratteristiche specifiche e può essere più o meno conveniente in base alla situazione fiscale dell'azienda e al tipo di intervento.

Conto Termico: contributo diretto fino al 65%

Il Conto Termico, gestito dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici), prevede un rimborso diretto tramite bonifico bancario. Attualmente è operativo il Conto Termico 2.0, che copre fino al 65% dei costi per impianti solari termici fino a 2.500 metri quadrati di superficie. Dal 25 dicembre 2025 entrerà in vigore il Conto Termico 3.0 con regole ancora più vantaggiose, e il GSE renderà operativo il portale entro febbraio 2026.

Per accedere all'incentivo, le imprese devono presentare la domanda tramite il Portaltermico del GSE entro 60 giorni dalla fine dei lavori con il Conto Termico 2.0 (90 giorni con il Conto Termico 3.0). L'accesso richiede SPID e la documentazione tecnica dell'impianto. Per gli impianti di piccola taglia compresi nel Catalogo degli apparecchi prequalificati del GSE, è previsto un iter semplificato.

Il contributo viene erogato in un'unica soluzione per importi fino a 5.000 euro con il Conto Termico 2.0, soglia che sale a 15.000 euro con il Conto Termico 3.0. Per importi superiori, il pagamento avviene in rate annuali (da 2 a 5 anni) direttamente sul conto corrente del beneficiario.

Il Conto Termico 3.0 stanzia 150 milioni di euro specificamente per le imprese e prevede incentivi fino al 45% per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. L'agevolazione è cumulabile con il Piano Transizione 5.0, a condizione che il cumulo non superi il 100% del costo totale dell'investimento.

Le imprese possono presentare la domanda direttamente o tramite una ESCO (Energy Service Company) certificata, che può gestire l'intero processo di accesso agli incentivi.

Piano Transizione 5.0: credito imposta fino al 45%

Il Piano Transizione 5.0 rappresenta la grande novità per le imprese che investono nell'efficienza energetica. Con una dotazione di 6,3 miliardi di euro per il biennio 2024-2025, questo incentivo offre un credito d'imposta utilizzabile in compensazione tramite modello F24.

Le aliquote variano in base all'entità della riduzione dei consumi energetici:
  • 35% per riduzione 3-6% (struttura produttiva) o 5-10% (processo),
  • 40% per riduzione 6-10% (struttura produttiva) o 10-15% (processo),
  • 45% per riduzione oltre 10% (struttura produttiva) o oltre 15% (processo).

La Legge di Bilancio 2025 ha unificato i primi due scaglioni di investimento (fino a 10 milioni di euro), applicando le aliquote più vantaggiose del 35-40-45%.

Per investimenti da 10 a 50 milioni di euro, le aliquote si riducono al 5-10-15%. Gli investimenti devono essere completati entro il 31 dicembre 2025 e devono comportare obbligatoriamente una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% per la struttura produttiva o del 5% per i processi interessati.

Ecobonus: detrazione fiscale del 65%

L'Ecobonus consente di recuperare il 65% delle spese sostenute per l'efficientamento energetico attraverso una detrazione fiscale su IRPEF o IRES, ripartita in 10 anni. Si applica esclusivamente su edifici esistenti e non su nuove costruzioni. Per le persone fisiche la detrazione si calcola sul totale della spesa comprensivo di IVA, mentre per le imprese la quota detraibile si calcola sulla base imponibile, riducendo così il reddito imponibile e l'importo delle imposte dovute. Scopri il Solare XXL di PLEION, la soluzione dedicata ai grandi impianti con garanzia all-inclusive e manutenzione compresa.


Industria 5.0 e solare termico

Una delle questioni più discusse nel 2024 riguardava l'ammissibilità del solare termico al Piano Transizione 5.0. Il Decreto interministeriale del 24 luglio 2024 non escludeva esplicitamente questa tecnologia, ma generava dubbi interpretativi. La chiarezza è arrivata con la FAQ pubblicata il 2 novembre 2024 dal MITE e dal GSE, che ha definitivamente confermato: la produzione di calore tramite impianto solare termico può essere considerata assimilabile nell'ambito della decarbonizzazione dei consumi termici e rientra negli approcci che utilizzano fonti rinnovabili per sostituire i combustibili fossili. La condizione fondamentale è che il calore prodotto sia destinato interamente ai processi produttivi.

Questa precisazione apre possibilità concrete per le industrie manifatturiere, le aziende agricole e tutte le realtà che necessitano di calore per i loro processi. Il credito d'imposta Transizione 5.0 è cumulabile con il Conto Termico, a condizione che il cumulo non porti a superare il 100% del costo sostenuto. Questa possibilità rende l'investimento ancora più conveniente e accelera i tempi di rientro.


Quali imprese possono beneficiare degli incentivi

Possono accedere agli incentivi tutte le imprese residenti nel territorio italiano, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico, dalla dimensione e dal regime fiscale. Sono escluse le imprese in liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa o concordato preventivo senza continuità aziendale.

Le strutture ricettive rappresentano uno dei settori più promettenti. Gli hotel hanno consumi di acqua calda superiori a quelli per il riscaldamento, con una domanda costante tutto l'anno. Il solare termico può coprire gratuitamente fino al 50% del fabbisogno annuo, generando risparmi significativi sui costi di gestione.

Le industrie produttive che utilizzano calore per i processi produttivi, come quelle agroalimentari, vinicole, tessili o chimiche, possono integrare il solare termico per preriscaldare l'acqua in ingresso alle caldaie o ai generatori di vapore. Nei mesi estivi, i pannelli solari possono far raggiungere all'acqua temperature fino a 80°C, garantendo operazioni gratuite e sostenibili.

I centri sportivi, le piscine e i centri benessere necessitano di calore costante per mantenere le temperature dell'acqua e degli ambienti. Il solare termico, abbinato a sistemi di accumulo adeguati, garantisce continuità nella fornitura di acqua calda riducendo la dipendenza da fonti fossili.

Anche le aziende agricole con serre, i villaggi turistici, i grandi ristoranti e gli agriturismi possono trarre vantaggi significativi dall'installazione di impianti solari termici di grandi dimensioni. Contatta PLEION per una consulenza personalizzata sul tuo progetto di grande impianto solare termico.


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Il solare termico per grandi impianti rappresenta un'opportunità concreta per le imprese italiane che vogliono ridurre i costi energetici e contribuire alla transizione ecologica. Gli incentivi disponibili (Conto Termico, Piano Transizione 5.0 ed Ecobonus) rendono l'investimento ancora più conveniente, con tempi di rientro che possono ridursi a pochi anni.

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